Fespa Italia, associazione che riunisce cinquanta attori della filiera della stampa specialistica e di grande formato, tra aprile e maggio 2023 ha condotto in collaborazione con il magazine PRINTlovers una ricerca tra i fornitori italiani di stampa del mondo retail, associati e non, per delineare il presente e le prospettive delle applicazioni più utilizzate per gli allestimenti instore.
Dalle vetrine scenografiche, primo touchpoint e vera e propria porta di accesso all’esperienza del cliente, alla segnaletica, dai PoP all’interior decoration, la ricerca mette in luce le caratteristiche delle diverse applicazioni attualmente più in uso, le principali scelte in fatto di supporti e tecniche di stampa e le richieste e le aspettative dei brand specializzati in diversi settori merceologici e con diversi modelli di distribuzione, dal negozio monomarca alla GDO. Di grande importanza anche i dati sulla sostenibilità, dai costi di produzione alle buone prassi, e l’importanza di servizi di stampa flessibili e ad alto tasso di personalizzazione.
I settori e le applicazioni
Arredamento e design, food, moda (sia alto di gamma che fast-fashion) e profumeria e cosmetica sono i settori che più rappresentano, in media, i clienti delle aziende di stampa coinvolte nella ricerca, con un modello di distribuzione prevalentemente monomarca. Per i clienti di questi e altri settori vengono realizzati in prevalenza PoP come corner, espositori autoportanti ed espositori da banco (per quasi il 60% delle aziende intervistate), sfondi e quinte per vetrine scenografiche, pannelli decorativi rigidi e retroilluminati, vetrofanie. Molta importanza hanno anche i wallpaper e la segnaletica orizzontale e verticale e gli arredi all’interno dei punti vendita. Le diverse applicazioni di stampa hanno un ciclo di vita medio che oscilla tra i tre e i nove mesi prima di essere sostituiti con nuovi elementi.
Supporti e tecniche di stampa più utilizzati
La ricerca rivela che nell’allestimento di vetrine il supporto di stampa più utilizzato (19%) è il tessuto sintetico per il soft signage, seguito a pari merito (10%) da tessuti naturali e cartone ondulato. Per quanto riguarda gli arredi, cartone ondulato e forex si contendono a pari merito il primato rappresentando insieme il 40% dei supporti. Il wallpaper è realizzato in prevalenza (37%) su carta, con applicazioni anche su PVC e tessuti sintetici (16% ciascuna voce). Il materiale più utilizzato per i PoP è il cartone ondulato (25%) con una buona rappresentanza anche di forex (21%), cartone teso e foam board. Quest’ultimo materiale, infine, è il più rappresentativo (25%) della categoria dei pannelli decorativi. Tra le possibili tecnologie di stampa il digitale inkjet rappresenta il 70% del totale, con un utilizzo prevalente di inchiostri UV (41%) per via della versatilità su diversi tipi di supporto, la qualità di stampa e l’asciugatura istantanea. La netta prevalenza della stampa digitale rende l’offerta degli stampatori intervistati estremamente flessibile sia per tirature sia per quanto concerne le necessità di personalizzazione degli stampati, che i clienti richiedono soprattutto per offerte stagionali (67%), ma anche per esigenze di differenziazione dei punti vendita in base alla collocazione geografica (28%) e per il lancio di capsule collection o limited edition (24%).
Sostenibilità: aspettative e realtà
L’ultimo aspetto su cui si concentra la ricerca sono le intenzioni e le effettive azioni dei brand in merito alla sostenibilità: emerge che se il 78% dei clienti richiede agli stampatori soluzioni ecosostenibili, di questi richiedenti solo il 24%, una volta ricevuto il preventivo, è disposto a spendere di più per averle. Questo perché il costo rispetto alle soluzioni “tradizionali” in fatto di supporti e stampa aumenta in media del 21,5%, con una forbice che varia tra lo 0 e il 50 % a seconda dell’applicazione. L’unico stampatore/converter che non rileva oscillazioni di prezzo produce e stampa esclusivamente cartone ondulato. Inoltre, il 29% dei clienti degli intervistati si preoccupa attivamente del fine vita degli stampati e lo gestisce in maniera sostenibile; il 43% delle aziende che compiono scelte sostenibili sulla fornitura di stampati lo comunicano al pubblico; infine, il 38% degli stampatori intervistati, allo stato attuale, offre ai clienti un servizio di ritiro e smaltimento o avvio al riciclo dei materiali stampati che hanno fornito.
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