Lo scorso novembre a Fiera Milano, il quartiere che il prossimo maggio ospiterà Print4All, durante il Print Economic Forum (tenutosi in occasione del premio Oro della Stampa), il Senior Analyst Stefano Portolani ha analizzato gli andamenti dei mercati con particolare riferimento al 2023; estendendo la sua analisi agli ultimi 5 anni per gli economics di 765 aziende del settore con un panel composto da società di capitali che hanno depositato il proprio bilancio e che hanno realizzato ricavi per importi superiori ai 3 milioni di euro. Il 46% di queste aziende si possono considerare medie imprese, contro il 18% delle piccole imprese e il 36% delle grandi imprese. Nonostante la percentuale inferiore, il primato dei ricavi resta alle grandi aziende.
L’analisi di Portolani ha evidenziato un settore che vale circa 16,5 miliardi di euro e che, con 54.500 addetti impiegati, ha accusato un rallentamento nei ricavi da prestazioni pari a circa il 17% in relazione all’anno precedente.
Cresce invece del 7% il Risultato Operativo in valore assoluto che passa dal 6,5% al 8,6% in termini di rapporto “R.O. sul Valore della produzione”: questo significa che le aziende del settore della stampa hanno gestito meglio i costi operativi e migliorato il primo utile nonostante una diminuzione del fatturato. Anche il patrimonio netto è aumentato per l’80% delle aziende considerate, segnando un miglioramento rispetto all’anno precedente (60 aziende contro 80 nel 2022).
Alla domanda su cosa abbia contribuito all’incremento degli utili, le aziende del panel hanno menzionato l’introduzione di nuove tecnologie, una migliore selezione della clientela, l’aumento dei margini sui costi della produzione e la riduzione dei costi. Allo stesso modo, chi non ha visto un miglioramento negli utili lamenta una diminuzione dei margini delle vendite, aumenti dei costi, precedenti impegni e investimenti a medio termine o nessun investimento in tecnologia.
Per quanto riguarda gli investimenti, è in leggera diminuzione l’esposizione verso le banche: sono inferiori infatti i debiti scritti a bilancio, anche in riferimento al risultato operativo. Risultano diminuiti anche gli investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la maggioranza delle aziende: è però interessante notare come, nel confronto tra due aziende del panel considerato, siano più positivi i risultati dell’azienda che ha nel corso dell’anno fatto più investimenti in impianti e attrezzature rispetto ad un'altra che non ne ha fatti.
Un altro importante indicatore per l’andamento del mercato sono ovviamente i prezzi: sono stati rilevati aumenti tra il 5% e il 20% su carta e cartone dall’89,5% delle aziende considerate, sugli inchiostri dal 87,5%, sui prodotti di sala stampa dal 76% delle aziende, sulle lastre dal 67% e sui film plastici dal 78% degli intervistati. I prezzi dei materiali infatti sono rimasti elevati nel corso del 2023 a discapito della riduzione dell’inflazione; nonostante ciò, solo un quarto delle aziende prevede un peggioramento dei ricavi dei margini operativi per il 2024 rispetto al 2023 (il 30/35% prevede un miglioramento e il 40% ritiene di essere in linea con l’anno precedente), confermando una situazione generalmente positiva per l’andamento del mercato del printing e del converting.
Sin dalla sua nascita, Print4All ha cercato di innovare il modello fieristico, proponendo un appuntamento unico per il mondo della stampa, un momento ...
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