Associazioni, costruttori, giornalisti, stampatori, creativi, brand owner: lo scorso 6 luglio la filiera del printing si è riunita a Stresa per la Print4All Conference 2023. Un appuntamento fondamentale di confronto e aggiornamento professionale, ma anche un simbolico kick-off del lungo percorso che condurrà alla manifestazione del 2025.
Ad aprire la lunga giornata di lavori, è stata proprio presentazione a tre voci della nuova edizione della fiera.
Daniele Barbui, Presidente Acimga, Antonio Maiorano, Presidente Argi e Paolo Pizzocaro, Fiera Milano, Exhibition Director Print4All hanno insieme ricordato come la condivisione e l’ascolto siano alla base del progetto della fiera, ideata come risposta concreta alle esigenze di un mercato rivoluzionato da convergenza e ibridazione, che, oggi più che mai, richiede risposte di sistema, alleanze, sinergie.
Il 2025 sarà una sorta di ideale punto di arrivo, ma anche di partenza per mettere la stampa al centro, ribadire il ruolo che merita e fornire strumenti concreti per cavalcare il cambiamento in atto.
E proprio le parole chiave di questo cambiamento saranno i pillar della manifestazione: Convergenza, Esperienza e Networking.
La Convergenza tra le diverse applicazioni di stampa, le tecnologie e le nuove tecniche, ma anche tra settori sinergici e professionisti della filiera; l’Esperienza che nasce dall’interazione con l’innovazione di prodotto e i focus tematici, infine il Networking, perché la fiera è momento di business, ma anche di incontro e confronto tra professionisti, sia quelli di oggi, sia i futuri, cui si vuole offrire una occasione per avvicinarsi a un settore che ha “fame” di nuove leve.
L’intensa giornata di lavoro ha visto alternarsi sul palco figure di spicco dello scenario nazionale e internazionale, che hanno ribadito la centralità del printing, senza negare le difficoltà con cui è chiamato a interfacciarsi.
Gli aumenti del costo della carta, del lavoro e delle materie prime hanno portato il mercato al punto più basso, ma questo oggi vuol dire che c’è una grande occasione di ripartire. E, come sempre, a risalire sarà chi saprà imparare dalle difficoltà, prendere coscienza che alcuni elementi – il costo delle materie prime, la digitalizzazione, l’automazione - sono incontrovertibili, ma soprattutto saprà offrire al cliente un valore aggiunto. Non basta stampare, è il momento di creare valore aggiunto, di cambiare il modello di business e la fiera del 2025 potrà essere l’occasione per far esplodere queste riflessioni e trasformarle in concrete proposte per gli operatori, sullo sfondo di un mercato di eccellenza, fortemente apprezzato all’estero, come è quello italiano.
I dati più recenti mostrano un buon andamento nel 2022 e un primo trimestre del 2023 molto positivo in termini di fatturato, grazie soprattutto all'export. Un motivo di orgoglio per il Made in Italy e una motivazione per continuare a promuovere le tecnologie a livello internazionale, come si propone di fare Print4All.
La Print4All Conference ha dato voce anche a una serie di brand e realtà che operano nel mercato della grande distribuzione attraverso due tavole rotonde in cui è emerso il punto di vista di un importante anello della supply chain dell’imballaggio e della comunicazione stampata, quello dei buyer dei servizi di stampa.
Nella prima tavola rotonda si è ribadito il ruolo dell’imballaggio come uno dei gateway preferiti dalle marche per veicolare contenuti, con un’attenzione crescente alla capacità comunicativa, ma anche alla sostenibilità di materiali e processi; la seconda tavola rotonda si è invece concentrata sull’importanza degli strumenti visual nel nuovo scenario distributivo. Da un’esposizione chiara e immediata dei prodotti per aumentarne la visibilità, a una vera e propria teatralizzazione delle attività nei punti vendita, per catturare l’attenzione del consumatore, anche quello più distratto.
La seconda parte della giornata si è concentrata infine su un tema chiave per la filiera - la sostenibilità - attraverso la tanto dibattuta proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio. Provvedimento che, così come è formulato al momento, potrebbe penalizzare fortemente la filiera, dal momento che il provvedimento europeo focalizzandosi eccessivamente sul fine vita del packaging rischia di non dare il corretto peso all’imballaggio nella sua funzione ad esempio di conservazione del food per arginare gli sprechi alimentari, ma anche di compromettere il circuito virtuoso italiano del riciclo di carta e cartone.
A chiudere un momento emotivo e di impatto, che ha permesso a tutti di ricordare che spesso le grandi idee nascono da chi, pur apparendo pazzo al resto del mondo, crede nel suo progetto, perché vede un futuro che gli altri non sanno immaginare.
Nico Acampora, esperto di progettazione sociale e fondatore di PizzAut, la prima pizzeria gestita da giovani con disturbi dello spettro autistico, ha raccontato come è nato un progetto che oggi è un modello di inclusione sociale in Italia. Padre di un figlio autistico, è riuscito a trasformare una sfida difficile in una risorsa positiva. La sua storia e quella dei ragazzi che lavorano con lui hanno trasmesso un messaggio importante: quando si hanno competenze nel proprio settore, le intuizioni diventano la base per progredire e raggiungere obiettivi. La sua storia conferma che le intuizioni vanno ascoltate e non calpestate.
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