L’obiettivo principale è stato cercare di non fermare la produzione e spingere verso una diversificazione che spesso si è tradotta in riconversione: mascherine e guanti, barriere produttive in plexiglass, cartelloni per la segnaletica imposta dalle misure di sicurezza sanitaria, contenitori di dispositivi anti-contagio, ma anche valvole per sistemi medicali stampate in 3D, strumentistica, attrezzature da campo.
Aziende di tutti i settori hanno dimostrato grande capacità di adattarsi al cambiamento, ma è innegabile che gli stampatori dell’area wide format, industrial printing e textile siano certamente tra quelli che hanno sofferto maggiormente, come conseguenza della chiusura delle attività dei mercati di sbocco (eventi, comunicazione nei punti vendita ridotta, out of home inesistente, fashion ecc.).
E quindi quelli che più hanno spinto sulla diversificazione.
Ricalibrare e/o cambiare il paniere dei prodotti venduti è stata la prima azione fatta durante il lockdown da molti stampatori di grande formato. Per loro ora la sfida è riuscire a trasformare questo ‘temporary business’ in una nuova capacità produttiva che, al di là delle emergenze, diventi portfolio.
I trend futuri
Ma quale sarà l’impatto della crisi del COVID-19 sull’industria grafica specialistica?
Ci sono alcuni trend che sono emersi dal periodo di emergenza sanitaria che sembrano proiettarsi anche in un futuro più prossimo.
Per esempio, l’organizzazione del lavoro in smart working, adottata nella stragrande maggioranza delle aziende di stampa e di produzione di tecnologia, sembra continuare ad essere una soluzione preferita soprattutto dalle aziende multinazionali che forniscono gli stampatori. E sono molte le riflessioni che questo trend stimola, che cercheremo di approfondire anche nelle prossime edizioni di questa newsletter.
Un altro trend che si sta evidenziando è l’accelerazione dei processi di automazione e digitalizzazione. Già in corso grazie ai finanziamenti dell’Industry 4.0 in futuro la digitalizzazione delle relazioni tra anelli della catena del valore sarà sempre più cruciale al business, specialmente nel segmento della logistica. La consegna “just in time” sta infatti sempre più profilandosi come una commodity per il cliente e questa aspettativa può essere solo soddisfatta con fluidi processi di automazione.
Tra queste automazioni trova anche posto la spinta da parte degli stampatori verso l’implementazione di soluzioni e-commerce. L’aumento delle vendite online è stata infatti una delle strategie adottate per reagire alla situazione di calo dei ricavi creati dalla pandemia.
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