Forse non siamo consapevoli della quantità di vetro stampato che usiamo ogni giorno. Questo perché spesso la stampa su finestrini, cellulari o contenitori ha uno scopo più funzionale che non ornamentale. Tuttavia le nuove tecnologie hanno rivoluzionato e ampliato le possibilità di stampare questo materiale incredibile. Si sta davvero scrivendo un nuovo capitolo della storia del vetro che da oltre un secolo è entrato prepotentemente non solo negli spazi che abitiamo, ma anche nelle aziende di stampa.
Dalla serigrafia alla stampa digitale a inchiostri ceramici
Come per altri settori, la stampa digitale ha portato a una rivoluzione nei processi e nella produzione del vetro decorato. Ora le aziende possono rispondere efficacemente alle esigenze di flessibilità, tempistiche rapide ed estrema personalizzazione del prodotto, abbattendo gli alti costi di avviamento della produzione dei telai serigrafici. Ma sono soprattutto gli inchiostri ceramici che hanno modificato la maniera di concepire il vetro stampato. Oggi la stampa non avviene più in un momento successivo al progetto, ma si inserisce nel flusso delle lavorazioni del vetro. Con tecniche come la serigrafia o l’uso degli inchiostri UV, il processo avviene sulla lastra sostanzialmente a prodotto finito. Mentre con gli inchiostri ceramici la stampa viene inserita tra la produzione del vetro float e le successive operazioni come la tempra, la laminazione o la finitura con i coating. Questo perché gli inchiostri ceramici, dopo essere stati stampati sulla superfice vetrosa, devono avere un trattamento termico, lo stesso necessario alla lavorazione del vetro durante il quale si fondono letteralmente con la lastra. Il disegno diventa un tutt’uno con la struttura molecolare del vetro, completamente indelebile e legato al ciclo di vita del prodotto. Cosa significa? Che la stampa nel tempo seguirà tutti i cambiamenti e le usure del vetro e non quelle dei materiali di stampa.
Le ultime tendenze del glass packaging
Stampare direttamente sul vetro, quando si parla di packaging, è una scelta che può essere determinata da diversi fattori, non da ultimo il posizionamento dei prodotti. Ecco perché è una tecnica scelta spesso dall’alto di gamma nel mondo del beverage, con particolare riferimento agli spirits, ma non solo: anche altre categorie merceologiche scelgono di rinunciare all’etichetta di carta per esplorare tutte le potenzialità della stampa diretta su vetro.
Nel mondo degli spirits, per delineare delle tendenze è importante partire da due principali categorie: quella della Mixology, composta da spirits utilizzati per la realizzazione di cocktail, e quella del Luxury, spirits che vengono bevuti in purezza e che spesso entrano nel mondo del collezionismo. Entrambe sono accomunate da un’intensa attività di R&D ma si distinguono per il diverso posizionamento e pubblico di destinazione.Nella Mixology è fondamentale la ricerca di unicità per un impatto estetico a scaffale, un design accattivante, la riconoscibilità sul mercato: di base il prodotto non è pregiato in sé, ma viene scelto in base alla sua “copertina”. Questo si realizza, in termini di stampa, con l’uso sapiente del colore che deve “bucare lo scaffale” – e di solito non è mai un solo colore, si parte da 4 per arrivare alle possibilità cromatiche infinite della stampa digitale - effetti sfumati, contrasti lucido-opaco, mascherature, stampe texturizzate e a rilievo e anche con l’effetto “vetro su vetro”.
Nel Luxury le parole chiave sono unicità ed eleganza, design esclusivo, rarità e perfezionismo nel design, centralità del messaggio. Le bottiglie devono essere armoniose, preziose, spesso sono oggetto di regali importanti o vengono addirittura custodite in cassaforte; il messaggio si basa sempre sull’heritage del brand. La R&D non viene a mancare solo perché l’estetica è più “classica” ma, anzi, si concentra sulla ricerca di fornitori in grado di soddisfare richieste di eccellenza. Le scelte di stampa ricadono sulla ricerca della preziosità, l’applicazione di foil con spessori, metalli preziosi e applicazioni polimateriche come resine, cristalli Swarovski e leghe metalliche come lo zamac, quindi, come nel caso della Mixology, la combinazione tra effetti visivi ed effetti tattili è fondamentale. Al di là di queste specificità, poi, si possono riscontrare dei trend trasversali: la ricerca di forme ed effetti speciali come glitter, filigrane, tono su tono e, naturalmente, la sostenibilità.
Sin dalla sua nascita, Print4All ha cercato di innovare il modello fieristico, proponendo un appuntamento unico per il mondo della stampa, un momento ...
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