L’online fa da traino al libro fisico
Balzo in avanti delle vendite online che, unico strumento a disposizione per l’acquisto per intere settimane, potrebbero aver tratto beneficio dal lockdown, andando ad affiancarsi definitivamente (e prepotentemente) al canale “fisico” nella distribuzione dei prodotti editoriali: solo i prossimi mesi potranno dire in che percentuale.
In questi mesi inoltre la filiera è stata accompagnata da provvedimenti di tipo economico e iniziative a sostegno dell’editoria (da ultimo il decreto ministeriale 364/2020 dello scorso 30 luglio che assegna 10 milioni di euro a supporto dei piccoli editori), oltre che da una nuova legge di promozione della lettura (entrata in vigore all’inizio di febbraio) che prevede, fra le altre cose, una Tax credit librerie e una norma (particolarmente discussa) che mette un tetto agli sconti sui libri.
La scuola motore per la stampa
Segnali positivi poi arrivano dall’editoria scolastica, che ben prima del ritorno degli studenti sui banchi di scuola ha ripreso a far girare le macchine da stampa: il libro di carta continua a vincere (e promette di farlo ancora a lungo) sull’e-book e questo è un ottimo segnale per i ragazzi (sono dimostrate nel tempo le migliori possibilità di apprendimento su carta rispetto al digitale), per gli editori e anche per gli stampatori. La strada verso la “normalità” è ancora lunga, ma la filiera editoriale l’ha senz’altro imboccata.
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