Al confine tra limited edition e merchandising, le marketing box offrono suggestioni e influenze attraverso scelte di design, tecniche di stampa e materiali, e spesso riproducono fisicamente un’esperienza di per sé immateriale per convincere creator, influencer e professionisti della comunicazione a raccontare al grande pubblico ciò che contiene la scatola.
In principio era la swag bag, un semplice assortimento di oggetti promozionali, spesso organizzati intorno a un tema comune, contenuti all’interno della classica borsa di tela; è interessante analizzare l'evoluzione delle "swag box" in "marketing box" come strumento di promozione, superando l'approccio convenzionale degli oggetti casuali in una borsa di tela. Negli ultimi anni, la visibilità di tali "box" è cresciuta grazie a molteplici motivazioni, tra cui la necessità di oltrepassare il materiale promozionale generico, optando per piani strategici che coinvolgano creativi e professionisti. La dinamicità dei consumi culturali digitali e la sfida di mantenere attiva la comunicazione durante periodi di eventi limitati, come la pandemia, emergono come spinte fondamentali.
Ogni "box" costituisce un progetto unico. L'approccio può variare da iniziative interne aziendali a collaborazioni con fornitori esterni. Settori come la musica, i libri e i servizi di streaming vengono spesso citati come ambiti in cui le "marketing box" si sono dimostrate efficaci, collegando il mondo fisico a quello digitale tramite strumenti come i QR Code e la realtà aumentata. La personalizzazione svolge un ruolo chiave, permettendo di adattare il contenuto alle specifiche esigenze della nicchia di pubblico e di sperimentare con nuovi canali di comunicazione verso il pubblico.
Anche la scelta dei materiali punta a sfruttare tutte le possibilità offerte dalla comunicazione stampata. Non solo carta e cartotecnica quindi, ma anche stampa specialistica su tessuto, ceramica, latta e alluminio. La sostenibilità emerge da questo punto di vista come considerazione cruciale, con una crescente consapevolezza dell'impatto ambientale delle campagne e la necessità di ridurre l'uso di materiali non sostenibili. Tuttavia, le sfide logistiche e i tempi delle campagne spesso limitano la piena sostenibilità. Viene suggerita l'idea di prodotti con una seconda vita dopo la campagna di marketing come soluzione, contribuendo a minimizzare gli sprechi.
Il futuro delle "marketing box" è visto quindi come legato alla loro continua evoluzione. L'adattamento a nuove modalità e la costante sperimentazione sono considerati cruciali per mantenere l'efficacia di questo strumento di comunicazione. Con l'auspicio che, man mano che si ritorna agli eventi in presenza, le "box" saranno integrate in un più ampio ecosistema di opzioni di comunicazione, utilizzate quando hanno un valore strategico, arricchendo così l'esperienza complessiva delle campagne promozionali.
Nell’immagine un esempio di marketing box creato da MMStudio per il brand Espressoh.
“Ad esempio è quello che abbiamo fatto col lancio di Espressoh, brand di make up che prende ispirazione dal caffè all’italiana, per cui abbiamo realizzato box con una colazione all’italiana recapitata a domicilio da “barman” in livrea.”
Martina Caterina Monselli, founder di mm studio, agenzia di PR e comunicazione
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