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IL CARTONE ONDULATO AL CENTRO DELLA SCENA A PRINT4ALL 2025: LA CORRUGATED EXPERIENCE PRENDE FORMA

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Analisi di mercato 2023, l’importanza di interpretare i dati
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Dopo il fermo e la ripresa del mercato grafico e cartotecnico determinati dalla pandemia, il 2023 vede un ritorno delle performance ai normali trend

Uno dei momenti più attesi della Print4All Conference è l’intervento di Stefano Portolani, Senior Analyst del Centro Studi Printing di Stratego Group. Durante l’edizione 2024, che si è svolta lo scorso 11 luglio in Valpolicella, presso il resort Villa Quarata, Portolani ha presentato e commentato i dati di mercato 2023.

In uno scenario in cui l’andamento complessivo del comparto, che include industria cartaria, produttori di macchine per la grafica e la cartotecnica, industria grafica e industria cartotecnica e trasformatrice, si attesta su un calo del 13,4% come fatturato, come performano le aziende di stampa che hanno un fatturato superiore ai 3 milioni di euro? Come ha spiegato Portolani innanzitutto è indispensabile dare uno sguardo allo scenario macroeconomico. L’analista ha ribadito quanto affermato anche da Michele Bianchi, presidente di Federazione Carta e Grafica, che durante il suo intervento alla Print4All Conference, ha ricordato alla platea che per avere un quadro concreto della situazione di mercato è indispensabile collocare i risultati del 2023 nel quadro complessivo degli andamenti di un periodo più ampio. Infatti, se prima della pandemia le performance delle aziende di settore analizzate da CSP erano stabili, superato il blocco del periodo dei lockdown, il 2022 ha mostrato una rapida ripresa facendo registrare numeri importanti. Trend impossibile da replicare se inserito in quella che possiamo definire una “normalità” di andamento del mercato parametrata sul triennio 2021/2023.

 

Come è andato dunque il 2023? Come ha ricordato Portolani, non tutte le aziende hanno ancora pubblicato il bilancio dello scorso anno, di conseguenza potrebbero esserci delle sorprese in termini di risultati. Il panel analizzato comprende 864 aziende del comparto grafico e cartotecnico, che producono ricavi complessivi per 16 miliardi di euro, impiegano 59 mila dipendenti e fanno capo a 4 macrosettori della nostra industria. Il panel di aziende di cui CSP ha analizzato il bilancio, nel 2023 ha visto una flessione del 2,6% sui ricavi (il 2022 aveva visto un incremento di oltre il 10%).

Queste realtà hanno operato in una situazione di mercato in cui ha impattato fortemente la crescita dell’inflazione, impennata che oggi sembra essersi calmata, ma che ha lasciato uno strascico di prezzi elevati in particolar modo per quanto riguarda l’energia, elemento che influenza la capacità economica del nostro Paese. Il prezzo del petrolio se durante la pandemia era sceso, nel 2023 si è stabilizzato e oggi presenta un trend di crescita a causa dei conflitti in corso. Il gas è quello che ha conosciuto il maggiore picco di crescita, al punto che i governi sono intervenuti per fissare un cap sul prezzo, che oggi si presenta in diminuzione. Tuttavia, i Paesi europei stanno elaborando strategie per ridurre la dipendenza dall’importazione e sull’implementazione di soluzioni alternative al gas. L’alluminio, che ha subito i maggiori rincari, nel 2023 ha visto il prezzo scendere, lo stesso vale per la cellulosa e anche i costi per le spedizioni via container che nel recente passato avevano raggiunto livelli proibitivi.

 

Stefano Portolani ha anche riportato i risultati di una Survey condotta da CSP su un panel più ampio rispetto a quello dei Big della Stampa per delineare l’andamento del settore nel 2023: il 40% delle imprese coinvolte ha dichiarato di avere avuto un calo di fatturato di circa il 10% ma il dato che Portolani definisce “eccezionale” è la crescita dell’Ebitda del 18% (era +19,6 nel 2022), risultato che a detta dell’analista è da imputarsi a una dinamica di gestione degli stock e di aumento dei prezzi.

Altro dato positivo, confermato dalla Survey, è +8,8% per quanto riguarda gli utili (era +30% nel 2022).

Cosa ci si aspetta invece per il 2024? Secondo la maggior parte delle aziende intervistate confermerà il segno positivo riguardo agli utili.